Clerprem tra le maggiori industrie investitrici in Tunisia

Nuovi assetti per l'economia tunisina

Clerprem, tra le maggiori aziende italiane ad investire sul suolo della Tunisia.

Il CEO Gian Roberto Marchesi ha preso parte ad un pranzo di lavoro, con sede a Milano, per discutere sugli assetti imprenditoriali e sulla transizione economica del paese nordafricano.

La tavola rotonda è stata organizzata dal Ministro dell’Economia e della Pianificazione tunisina, l’Ambasciatore della Tunisia in Italia, il Console Generale della Tunisia a Milano e gli Amministratori Delegati della FIPA.
Affianco a Clerprem, Iveco, U-Power, Telecom, Marcegaglia hanno partecipato in rappresentanza delle maggiori aziende investitrici italiane che hanno provveduto allo sviluppo economico della Tunisia.

Il nuovo ministro dell’economia locale si impegna a mantenere il già consolidato tessuto industriale poiché gli imprenditori italiani si classificano al secondo posto tra gli investitori esteri sul territorio tunisino, Clerprem si distingue per la sua presenza decennale in Tunisia.

La nuova vision della Tunisia

Il nuovo ministro dell’economia tunisino, affiancato dai consoli di Tunisia in Italia e d’Italia in Tunisia e il direttore generale di Fipa si sono attorniati da alcuni dei maggiori industriali italiani sul territorio nordafricano, come Iveco Group, U-Power, Telecom Italia, Sparkle, Groupe Marcegaglia, Sparco, Eurotranciatura, Miroglio group, EffeEmme, Montello e Clerprem.

La riunione ha preso luogo a Milano il 17 maggio ed è parte di un progetto ben più grande che prende il nome di “Tunisia Investments Forum” che si terrà invece a Tunisi il 23-24 giugno 2022.

Il fine della tavola rotonda milanese è stato di presentare ai Manager italiani i nuovi propositi e piani di investimenti del territorio locale, gli imprenditori italiani, infatti, si collocano al secondo posto tra i maggiori investitori esteri della Tunisia, subito dopo la Francia. Il console tunisino ha, per tanto, avuto grande premura di coinvolgere i presidenti delle aziende in rappresentanza dell’industria italiana sul suolo nordafricano per discutere sugli assetti imprenditoriali e sulla transizione economica del paese.

La disposizione di nuovi fondi per piani di investimenti e nuovi modelli di business è indirizzata a favorire l’espansione dell’industria locale a quelle che sul territorio attualmente sono la categoria di minoranze: donne e giovani.

La realtà di Clerprem è presente ormai da 10 anni sul suolo tunisino, la partecipazione del CEO Gian Roberto Marchesi alla riunione organizzata da Fipa è stata un’importante testimonianza di come l’Azienda abbia preso parte attivamente durante questo decennio allo sviluppo economico del paese e della sua costanza lavorativa.
Clerprem si distingue, tra le altre imprese, per l’alto tasso di coinvolgimento di donne nelle attività aziendali, la percentuale di assunte nello stabilimento corrisponde, infatti, all’80%, risultando all’avanguardia per gli standard nazionali.

Il CEO Gian Roberto Marchesi, intervistato in sede, ha enfatizzato il suo interesse nelle parole del console e ha manifestato la sua volontà di ampliare la sezione di stampaggio plastico destinato alle strutture interne di auto e sedili ferroviari nel mondo.

Tavola rotonda degli invitati, Milano

Le previsioni d'investimento

Al termine della riunione si sono delineate le nuove previsioni e progetti di sviluppo in concomitanza con la vision di ampliamento industriale del territorio.

Gli imprenditori italiani sono pronti a mantenere e promuovere le relazioni tra Italia e Tunisia, accogliendo le nuove linee guida dal Ministro dell’Economia tunisino.Il confronto tra i vari invitati alla riunione di lavoro ha portato al consolidamento dei rapporti fra i due Paesi e sponsorizzare la crescita produttiva dei prossimi decenni.

Discutendo sul futuro del business il fine si delinea nello sviluppo di un’industria con impatto sociale, in primis giovani e donne, e a livello ambientale sfruttando le risorse locali.

Clerprem con la sua costanza e longevità sul territorio nordafricano si può vantare di aver avuto lungimiranza al tempo del primo investimento e aver coinvolto quella che è la forza lavoro maggiore: le donne.

L’azienda, tuttavia si impegna a dare spazio ai giovani, ovviamente di maggiore età, e creare posti di lavoro per una categoria attualmente in crescita.

Il CEO Gian Roberto Marchesi che ha espresso le sue parole all’evento, precisa come sia di suo interesse usare i fondi disposti per un ampliamento dello stampaggio di materiale plastico e a mantenere le relazioni stabilite

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