Quando eri piccola, quale professione ti saresti immaginata di fare da grande?
Da piccola non ho mai avuto le idee ben chiare su cosa avrei voluto fare da grande: un giorno la pallavolista, un giorno l’astronauta, l’altro ancora l’esploratrice.
Con il tempo ho sviluppato una forte passione per le scienze naturali e la matematica e ho capito che l’ambito tecnico/scientifico, “quadrato” e razionale, era quello che faceva per me.
Per questo motivo ho deciso di studiare ingegneria.
Come fai combaciare le tue passioni con il lavoro?
Spesso riuscire a fare della propria passione il proprio lavoro è qualcosa di molto difficile, in pochi ci riescono.
Cerco di mettere nel lavoro lo stesso impegno con cui coltivo le mie passioni, ovvero costanza e impegno, prendendo le nuove sfide con entusiasmo.
Credo che comunque lavoro e passioni possano andare di pari passo: bilanciando il lavoro con del tempo dedicato a ciò che ci fa stare bene si riesce a raggiungere un ottimo equilibrio che porta ad affrontare il lavoro con maggiore energia e positività.
Hai ancora qualche sogno nel cassetto?
Il mio sogno, in questo momento, è quello di continuare ad imparare e crescere, esplorando ambiti diversi.
Uscire dalla comfort-zone è sempre qualcosa che spaventa, ma voglio continuare a fare passi in avanti e non fermarmi a ciò che conosco e so fare. Voglio concludere ogni mia giornata con la consapevolezza di aver aggiunto un piccolo tassello in termini di esperienza.